Le vendite nel periodo natalizio sono risultate inferiori alle aspettative e Tiffany, il big Usa del gioiello, si è visto costretto a lanciare un profit warning con riferimento all'andamento dei profitti nel quarto trimestre. La notizia è stata immediatamente accolta a
Wall Street da un calo delle azioni della società, che, dopo aver toccato un minimo di 24,55 dollari, hanno chiuso a quota 25,05, l'1,84% in meno rispetto alla giornata precedente. Nell'anno 2002 il titolo Tiffany ha perso circa il 24% del proprio valore.
A preoccupare la società, più che le vendite negli Usa, salite negli ultimi due mesi del 2002 di un modesto 1%, è stata l'ampia flessione registrata dal fatturato in Giappone (-10%), il suo maggiore mercato estero. Nonostante tutto le vendite complessive del gruppo sono state indicate in crescita del 2 per cento.
Il tutto rischia comunque di ripercuotersi negativamente sugli utili, che nel trimestre che finirà il 31 gennaio vengono ora indicati dalla società tra 57 e 62 cent per azione, un livello inferiore alle previsioni formulate dalla stessa Tiffany a 60-65 cent.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 8/01/03 a cura di Pambianconews