Nei primi 9 mesi del 2002 é sempre Vicenza il distretto in testa all'export orafo argentiero italiano Con il 36% il distretto vicentino precede Arezzo, Milano e Valenza. più staccate seguono Napoli e Caserta.
La strutturale distribuzione e concentrazione dell'offerta orafa sul territorio nazionale trova riscontro nelle quote distrettuali delle esportazioni di oggetti preziosi. Così i poli orafi di Vicenza (36,3% per un totale di 1.269,32 milioni di �) e Arezzo (33% pari a 1.153,80 milioni di �) coprono in parti quasi uguali i sette decimi dell'export totale. Seguono Milano e Valenza con il 10,5% e il 7,7% rispettivamente. La limitatezza delle quote attribuite al polo campano (Napoli 0,4%, Caserta 0,1%) può, al momento, risentire del fatto che alcune spedizioni in mercati lontani e difficili sono affidate a buyer residenti in province diverse da quelle di operatività. La ricerca all'esterno della regione campana di servizi di spedizioni speciali potrebbe ridursi con la realizzazione del nuovo �Consorzio Oromare� con sede a Marcianise; una struttura formata da 170 aziende di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un polo produttivo e commerciale con spiccata specializzazione nella lavorazione dei coralli e cammei, programmato e attrezzato sull'esempio di altri distretti (che però si sono formati spontaneamente seguendo il modello classico della diffusione 'per gemmazione'). Sotto il profilo dell'analisi congiunturale delle esportazioni orafe dei vari distretti, va anticipato e sottolineato come i dati di seguito menzionati fanno riferimento ai primi nove mesi del 2002. Nei confronti con i corrispondenti dati di un anno prima si nota un andamento meno negativo per Vicenza (-5,8%) rispetto a quello nazionale (-7,8%). Le risultanze di Arezzo (-7,1%) si collocano, per converso, intorno alla media; mentre flessioni più accentuate si notano per Milano (-9,6%) e Valenza (-17,6%).