Un'indagine commissionata da Intesa Moda e realizzata dall'Università Bocconi, illustrata al consiglio d'amministrazione di Intesa Moda dal presidente Leandro Gualtieri, rivela che dal 1990 al 2001 l'Italia è passata da 450mila a 550mila metri quadrati complessivi dedicati alle manifestazioni fieristiche internazionali del sistema moda-persona, guadagnando il vertice continentale e #rubando' alla Germania, che scende al secondo posto, l'intera quota di mercato in più. Seguono, ben distanziate, Francia, Spagna e Gran Bretagna.
«è una leadership guadagnata con fatica», commenta Gualtieri, «basti dire che per realizzare gli stessi metri quadrati noi dobbiamo mettere in campo un numero di manifestazioni tre volte superiore, avendo spazi e strutture più piccoli». Infatti, le posizioni competitive nei singoli comparti indicano i punti di maggior fragilità del nostro sistema.
«Ci sono spazi di crescita importanti che possono e devono essere sfruttati, tenuto conto del diverso peso di mercato dell'abbigliamento, accessori maschile, sottolinea Gualtieri. La donna è indubbiamente penalizzata dalla tipologia di manifestazione, che probabilmente va ripensata per consentire agli appuntamenti milanesi di svilupparsi».
Tra i progetti in cantiere c'è la nascita di una fiera unica nazionale per il tessuto, una vera e propria anteprima sulle tendenze del settore che anticiperebbe le tradizionali fiere di Como, Biella, Milano e Prato.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22-12-02 a cura di Pambianconews