Avanti con prudenza, senza previsioni catastrofiche ma neppure aspettative troppo rosee. Il mondo della gioielleria italiana aspetta il Natale. Nessuno nasconde le difficoltà, tutti però si dicono convinti che il mercato (5,97 miliardi di euro il volume di affari nel 2001, per circa 35mila aziende coinvolte) in un modo o nell'altro terrà.
Lo stesso misurato ottimismo arriva da Casa Damiani, che ammette di avere buone aspettative per le vendite di questo periodo (che frutta fra il 60% e il 70% delle vendite annuali) e appoggia questa sensazione su una serie di investimenti importanti. In ottobre ha aperto la nuova boutique Damiani di Montenapoleone, a Milano, in dicembre il nuovo punto vendita di Bari e sempre in Montenapoleone gli spazi di altri due marchi della casa, Bliss e Alfieri&Saint John, mentre la prossima tappa sarà Parigi.
Non si sbilanciano invece da Bulgari, marchio quotato in Borsa che evita ogni possibile «rumor» per non influenzare l'andamento del titolo. Ma anche un'altra delle realtà che in questo ultimo periodo è stata più dinamica, Chimento, è cautamente ottimista: «Il mercato è in fase riflessiva, commenta l'amministratore delegato Maurizio Bertoncello, con una flessione media stimata attorno al 15%. Noi però abbiamo un andamento moderatamente positivo, manteniamo le posizioni dello scorso anno e in qualche caso riusciamo a vedere un certo aumento. Non a caso abbiamo scelto di investire massicciamente in comunicazione proprio in questo periodo, facendo quello che nessun marchio di gioielleria aveva mai fatto, una campagna anche televisiva».
Estratto da CorrierEconomia del 16-12-02 a cura di Pambianconews