Le grandi case di investimento sentenziano: #the party is over'. Ma per Francesco Trapani, numero uno della Bulgari, gioielli e alta moda continueranno a piacere. La sua formula vincente? Aziende più attente ai costi e prodotti e servizi super esclusivi che spaziano dall'orologio all'hotel.
Insomma lusso sì, ma con moderazione?
#'Credo che sia venuto il tempo di fare attentamente i conti, quindi prestare attenzione ai costi e agli investimenti. Noi per esempio ci abbiamo provato. Abbiamo ridotto l'indebitamento di un centinaio di milioni di euro, tagliato spese di promozione, ridotto il magazzino. E i risultati ci danno ragione: il fatturato, che nel primo semestre 2002 era diminuito del 6% a cambi comparabili, nel terzo trimestre è cresciuto del 3%, mentre l'utile operativo è salito del 50,7% e quello netto del 73,6%.''
La lotta tra i grandi marchi per strapparsi quote di mercato si prospetta sempre più dura. Come pensate di muovervi?
#'La diversificazione del portafoglio prodotti è una delle strade che quasi tutti stanno imboccando con una certa aggressività: i borsettai fanno i gioiellieri, i gioiellieri diventano profumieri, ma noi non pensiamo di cambiare più di tanto il nostro mix. Siamo relativamente piccoli e selettivi e pensiamo di continuare ad esserlo. Al massimo spingeremo di più l'acceleratore negli accessori, ovvero la pelle, seta e occhiali, dove fatturiamo solo il 5% del totale e abbiamo ottime opportunità di crescita''.
Estratto da Panorama del 13-12-02 a cura di Pambianconews