A chi gli domanda come mai gli analisti finanziari continuano a sfornare report molto favorevoli sulla sua Tod's, Diego Della Valle risponde semplicemente: «Gli analisti guardano i conti. Nel mondo del lusso siamo tra le aziende che hanno il maggiore cash flow, non abbiamo debiti e ci finanziamo il nostro sviluppo».
Nei primi mesi di quest'anno il fatturato è aumentato del 10,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2001, passando da 258,6 a 285,3 milioni di euro. Il margine operativo lordo è salito a 72,8 milioni di euro (+ 12,1 per cento) e il risultato operativo si è attestato a 51,9 milioni di euro (+ 10,1). Ancora i numeri dicono che tutti i marchi della scuderia hanno aumentato il giro d'affari: Tod's (che a oggi fa la parte del leone con il 61per cento del fatturato consolidato del gruppo) è cresciuto del 7,5 per cento; Hogan del 7,8 e Fay è esploso con un 25,4 per cento in più rispetto al settembre 2001.
Intanto continuano i lavori per il raddoppio degli stabilimenti che saranno inaugurati alla fine di gennaio del 2003 e che diventeranno la più grande struttura del lusso del mondo.
Investimenti, dunque: in nuove strutture, negozi, prodotti e mercati. «E anche in risorse umane, aggiunge Della Valle. Per un gruppo come il nostro, che produce in modo quasi artigianale, la formazione delle persone è molto importante. Ci vogliono almeno quattro-cinque anni per formare uno dei nostri calzolai. Ma poi la qualità dei prodotti che escono dalle loro mani è assicurata. Qualità che è diventata la punta di diamante per chi lavora nel mondo del lusso».
Estratto da Affari & Finanza del 9-12-02 a cura di Pambianconews