Il Consiglio di Amministrazione di HdP, Holding di Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Franco Tatò, ha approvato i risultati del terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Il risultato operativo del trimestre di tutte le attività del Gruppo conferma la tendenza positiva già evidenziata nei primi sei mesi e che deriva principalmente da: maggiore redditività dei ricavi, riduzione dei costi di struttura e contenimento del capitale d'esercizio con conseguente diminuzione dell'indebitamento finanziario.
Va inoltre rilevato che a seguito della stagionalità tipica del business i ricavi di RCS risultano maggiormente concentrati nel secondo e quarto trimestre, mentre le vendite di Fila sono concentrate nel secondo e terzo trimestre.
I ricavi netti consolidati passano da 847,1 a 783,8 milioni di euro, in diminuzione del 7,5% rispetto al corrispondente periodo 2001, e scontano la riduzione di quelli di GFT NET (48,3 contro 99,5 milioni) e di Fila (265,3 contro 288,2 milioni), in parte compensata da una crescita del 5,4% di quelli di RCS (da 461,8 a 486,6 milioni).
Il margine operativo lordo è di 33,3 milioni in crescita di 18,0 milioni rispetto al pari periodo 2001, e l'incidenza sui ricavi che passa dal 1,8% al 4,2%, è riconducibile soprattutto a Fila che registra un miglioramento di 16,9 milioni rispetto al pari periodo dello scorso esercizio.
L'utile operativo è di 10,2 milioni contro una perdita di 18,0 milioni del terzo trimestre dello scorso anno. Tutte le controllate hanno contribuito a tale miglioramento: Fila e RCS chiudono con un utile rispettivamente di 17,7 e 4,0 milioni, GFT NET riduce, a perimetro omogeneo, la perdita operativa a 3,7 milioni.
L'utile del trimestre prima delle imposte e degli interessi di terzi è di 32,7 milioni contro una perdita di 42,8 milioni del terzo trimestre scorso. A questo miglioramento, oltre a quanto già esposto, concorrono la diminuzione degli oneri finanziari netti, che passano da 12,9 a 11,7 milioni, ed i proventi straordinari netti che passano da meno 9,3 a più 33,2 milioni, soprattutto per la cessione del contratto di leasing sull'immobile di Via Turati a Milano (27,9 milioni).
L'indebitamento finanziario netto nel trimestre si riduce da 440,6 a 340,2 milioni, sostanzialmente per effetto del miglioramento del capitale circolante di RCS e di GFT NET (rispettivamente 31,9 milioni e 20,1 milioni) e della cessione del contratto sull'immobile sopra descritta.
Nei primi nove mesi le principali variazioni di perimetro sono: consolidamento integrale di Editoriale Sper e consolidamento proporzionale di JCDecaux; deconsolidamento di Valentino, Revedi, Edif, Facis, RCS Librerie, Fila East Africa, Fila South Africa e Fila Philippines. Si segnala inoltre la valutazione al patrimonio netto delle società GFT France, GFT Great Britain, GFT Korea, mentre, per quanto riguarda HdPnet la società è stata valutata al valore di conferimento in Dada sostanzialmente corrispondente al patrimonio netto.
I ricavi netti ammontano a 2.337,5 (contro 2.476,8 milioni); l'utile operativo è di 10,6 (contro una perdita di 60,8 milioni); Il risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi migliora riducendo la perdita da 102,7 a 12,6 milioni.
Il capitale netto investito diminuisce di 65,1 milioni rispetto al 30 giugno scorso e di 292,9 rispetto al 31 dicembre. Il patrimonio netto di gruppo e di terzi aumenta di 31,9 milioni rispetto al 30 giugno scorso, mentre diminuisce di 32,4 rispetto al 31 dicembre 2001. L'indebitamento finanziario netto passa da 594,4 milioni al 31 dicembre scorso, a 340,2 milioni.
FILA
I ricavi consolidati del trimestre (265,3 milioni) sono in flessione del 7,9% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio, mentre il risultato operativo passa da una perdita di 2,2 ad un utile di 17,7 milioni grazie all'aumento dal 35,2% al 38,5% del margine sulle vendite e alla riduzione dei costi di struttura dal 35,9% al 31,8%.
I ricavi sul mercato statunitense sono in crescita del 19%, e passano da 85,6 a 101,9 milioni; in Estremo Oriente si registra una riduzione del 5,8% dei ricavi, da 53,6 a 50,5 milioni, mentre nei mercati europei la flessione è del 22,3%, da 115,3 a 89,6 milioni.
A livello consolidato, i ricavi dell'abbigliamento crescono del 3,7% passando da 153,8 a 159,6 milioni, mentre quelli delle calzature diminuiscono del 21,9%, da 125,1 a 97,7 milioni.
Nei primi nove mesi del 2002 i ricavi netti passano da 756,5 a 732 milioni (-3,2%), con una crescita del 19,2% negli Stati Uniti e del 6,6% in Estremo Oriente (Corea +18,0%) e una flessione del 19% in Europa.
I ricavi consolidati dell'abbigliamento sono in crescita del 4,7% e passano da 387,1 a 405,1 milioni, mentre quelli delle calzature sono in flessione del 13%, da 342,3 a 297,9 milioni.
Il risultato operativo passa da una perdita di 24,3 milioni a un utile di 15,3 milioni grazie al miglioramento del margine sulle vendite, che passa dal 36,7 al 37,9%, e alla riduzione dei costi di struttura, in flessione del 13,2%.
L'indebitamento finanziario netto ammonta a 327,6 milioni, in linea rispetto al 30 giugno scorso (327,5), ma inferiore rispetto al 31 dicembre (359,2 ).
GFT NET
Il gruppo GFT NET realizza nel trimestre ricavi netti consolidati per 48,3 (contro 95,0 milioni); il risultato operativo pur rimanendo negativo passa da 5,5 a 3,7 milioni. La contrazione dei ricavi è determinata principalmente dalla riduzione dei volumi di Calvin Klein e dall'interruzione del rapporto di fornitura con Valentino e Facis.
Nei primi nove mesi i ricavi netti ammontano a 121,4 milioni, in calo del 43,6%, mentre la perdita operativa si riduce dai 16,6 milioni ai 6,6 milioni grazie alle azioni di contenimento dei costi.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre è di 24,9 milioni (dei quali 19,3 milioni verso la Capogruppo), in miglioramento sia rispetto ai 45,0 milioni del 30 giugno scorso (per effetto della riduzione del capitale circolante che passa da 60,2 a 37,6 milioni) sia rispetto ai 111,9 milioni della fine dell' esercizio (come conseguenza degli incassi derivanti dai disinvestimenti).