Secondo le ultime stime della banca d'affari americana Morgan Stanley, le quotazioni del comparto luxury registreranno, tra un anno, un ribasso del 9% rispetto all'andamento del Msci Europe, l'indice generale dei mercati europei. Gli Stati Uniti stanno mostrando un rimbalzo a fatica. Gli analisti Claire Kent and Mandy Deex continuano a essere convinti che le previsioni di una crescita di fatturato del 6-10% nel 2003 siano troppo alte. Una bassa cifra percentuale sarà più probabile. Il rischio di una caduta delle quotazioni è legato infine alla potenziale guerra in Iraq.
Dopo la severa introduzione, la banca d'affari ha preso in mano le forbici e ha cominciato a tagliare raccomandazioni e target price sulle società del settore. L'italiana Bulgari è stata portata da overweight (sovrappesare) a equal-weight (neutrale) con un prezzo obiettivo di 5,2 euro a fronte dei precedenti 7,4. Raccomandazione in discesa anche per la difensiva Hermès, retrocessa al rating underweight (sottopesare) dal precedente equal-weight. Per gli altri player la sforbiciata ha toccato solo i target price e non le raccomandazioni.
Quello di Gucci è stato abbassato da 116 a 107 euro. Lvmh da 54 a 53 euro. Richemont da 38,5 a 37,8 franchi svizzeri. Swatch group da 122 a 121 franchi svizzeri. L'unica società a uscire vincente dalla valanga di tagli e taglietti è stata Burberry, il cui rating è stato confermato al livello overweight con un prezzo obiettivo aumentato da 2,81 a 2,84 sterline.