La griffe statunitense Tommy Hilfiger, tuttora in cerca di un Ceo, ha registrato un aumento dell'utile nel secondo trimestre. Ma 37 delle 44 boutique negli Stati Uniti sono in procinto di chiudere i battenti.
La società, il cui quartier generale si trova a Hong Kong, ha raggiunto un utile netto di 61 milioni di dollari (62 milioni di euro), con un incremento del 27,3%, ancora una volta da ascrivere al buon andamento sul mercato europeo. Praticamente invariato il fatturato, a quota 546,5 milioni di dollari, mentre alla voce �wholesale� il business è sceso del 2,9%.
Novità, ai vertici: Joseph Scirocco, precedentemente tesoriere e Cfo della Tommy Hilfiger Usa and Licensing, è stato promosso a Cfo della compagnia. Scirocco sostituisce Joel Newman, che rimarrà comunque in Tommy Hilfiger, in veste di vice-presidente esecutivo per la finanza e operazioni collegate. James P. Reilly, attualmente corporate controller della Tommy Hilfiger Usa, ricoprirà la stessa carica per la Tommy Hilfiger Corporation.