A poco più di due anni dalla quotazione Mariella Burani potrebbe decidere di fare dietro front e accodarsi alla sempre più lunga lista delle società che abbandonano il listino azionario. Secondo quanto risulta a MFF, Giovanni Burani è da circa un mesetto che si incontra per discutere dell'operazione con i registi dell'offerta, Fabio Arpe a.d. di Abax bank e l'a.d. di Interbanca, Giorgio Cirla, che pur smentendo un loro intervento diretto, sembrano intenzionati a concludere l'operazione entro Natale. Sebbene le trattative con le due banche abbiano subito in questi ultimi giorni uno stop, quel che risulta a MFF è che proprio ieri mattina Giovanni Burani ha incontrato l'a.d. della Borsa italiana, Massimo Capuano, a dimostrazione che il progetto comunque procede.
Ma qual è il disegno strategico che sta dietro a questa operazione? Le carte da scoprire sono ancora molte e la tendenza così negativa dei mercati apre i sipari a nuovi scenari in cui i veri protagonisti sono ancora una volta le banche d'affari. Se in una fase di euforia della borsa la corsa dei broker era diretta verso i collocamenti di nuove matricole, ora la tendenza è opposta. Per una merchant bank, delistare una società significa avere la possibilità di accaparrarsi comunque commissioni ormai non più reclutabili attraverso i collocamenti, poter partecipare al miglioramento della capacità reddituale di una società senza soggiacere ai limiti imposti dai mercati e creare allo stesso tempo nuovo valore per gli azionisti.
Dalla società, intanto, arrivano smentite a metà. Giovanni Burani ha infatti affermato che nonostante alcuni istituti d'affari abbiano proposto l'operazione, «non confermiamo i rumor. Non è stato deciso niente. Per adesso non abbiamo nessun piano del genere in mente».