L'amministratore delegato di Pomellato spa, Francesco Minoli, ha smentito la notizia dell'ingresso nell'azienda come socio di minoranza di Damiani Group. ''Alla data odierna, ha precisato Minoli, non risulta alcuna richiesta di modifica d'iscrizione al libro soci, dunque non c'è l'ufficialità dell'operazione, della quale peraltro non siamo stati avvertiti.
Nel caso contrario, ovvero se l'operazione fosse davvero avvenuta, e se noi fossimo stati avvertiti per tempo, avremmo senz'altro sconsigliato a Damiani l'operazione, perchè non esistono sinergie tra due aziende completamente diverse. Inoltre, va precisato che il massimo che possono aver acquisito e' il 18% del capitale, perchè l'82% resta assolutamente coeso nella proprietà e nella gestione dell'azienda, che non ha mai valutato ipotesi di cessioni di partecipazioni a competitor per creare sinergie di alcun tipo, peraltro non compatibili con le linee strategiche che la società Pomellato si è data''.
''L'ipotesi che un competitor, ha aggiunto, possa decidere di effettuare un investimento puramente finanziario nella nostra azienda e' per noi motivo di lusinga e di vanto perchè sta a significare che tale ipotetico investitore ritenga più remunerativo un investimento finanziario nella Pomellato che uno industriale nella sua azienda''. Pomellato spa chiude i primi otto mesi del 2002 con un fatturato di 40 milioni di euro e archivia una crescita del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.