Secondo i dati diffusi dall'Ice, da gennaio a maggio 2002 l'export del sistema moda italiano negli States ha raggiunto un valore di 1.452,93 milioni di dollari, in calo del 16,3% rispetto all'analogo periodo del 2001. Alla luce di questi risultati è ancora più significativa l'operazione 'Italia-Life in I style', organizzata dall'Istituto per il Commercio Estero, il cui prossimo evento è una conferenza a fine mese a New York.
Le statistiche elaborate dall'Ice evidenziano come il volume delle esportazioni del settore negli Stati Uniti sia stato, da gennaio a maggio dello scorso anno, pari a 1.736,21 milioni di dollari contro gli attuali 1.452,93. Ciò nulla toglie all'importanza strategica che il mercato statunitense riveste per le aziende del nostro Paese: infatti il made in Italy rappresenta il 4,3% di quanto importato complessivamente dagli Usa, sempre con riferimento al fashion.
Gli esperti dell'Ice sottolineano che, mentre la maggior parte delle categorie merceologiche (tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature) ha subito un rallentamento, hanno tenuto invece le esportazioni di stoffe in cotone (passate da 48,31 milioni di dollari nel gennaio-maggio 2001 a 48,93 milioni di dollari nell'analogo periodo 2002), di materiali speciali come pizzi, arazzi, passamanerie e ricami (da 11,27 a 13,10 milioni di dollari) e di biancheria per la casa .