«Con il consolidamento nel bilancio di It Holding il turnaround dei conti della Gianfranco Ferrè è di fatto già avvenuto». Nel parterre della sfilata dello stilista-architetto, Tonino Perna, era più restio del solito a parlare. «Per noi parlano già i dati» , spiegava l'imprenditore molisano, a capo del gruppo quotato alla Borsa italiana che controlla tra l'altro la maison di via Pontaccio.
Ecco, allora, i dati: nel primo semestre 2002, il fatturato è cresciuto a perimetro costante del 19,5% arrivando a quota 296,3 milioni di euro, mentre l' aumento è stato del 26,1 % a 312,8 milioni se si includono i ricavi della Ferrè, consolidati dal 1� gennaio scorso. Grazie alla #cura' It Holding, proprio la Ferrè ha dunque sterzato sul fronte della redditività, dopo anni di #rosso' cronico, nonostante l'ammortamento del marchio pesi per 8,2 milioni di euro l'anno.
Perna, tra i gruppi italiani del lusso quotati in Borsa avete registrato la crescita maggiore nel primo semestre.
«Stiamo lavorando a pieno ritmo e siamo convinti di potere confermare nel secondo semestre del 2002 un incremento del fatturato in linea con quello dei primi sei mesi, sia a perimetro costante sia nel giro d'affari che include Ferrè».
Qual è la previsione del giro d'affari consolidato per fine anno?
«Stimiamo di potere archiviare il 2002 tra i 680 a i 700 milioni di euro. A meno che i venti di guerra che purtroppo soffiano sul mondo cambino drasticamente lo scenario delle prossime settimane».