«Quando il licenziatario ha una licenza completa a 360 gradi, riesce a sentire il polso del mercato. Quando diventa solo un terzista deve limitarsi a curare il prodotto, con il risultato che a lievitare è il fatturato del licenziante». A spiegarlo è Alfredo Pianezzola, general manager di Swinger International, società che, da licenziataria di grossi marchi sin dagli anni `70, tra qualche mese si presenterà sul mercato con un proprio brand. Si tratta del marchio Byblos che, acquisito lo scorso aprile da Prada per 34 miliardi delle vecchie lire, è in fase di rilancio.
«Nell'arco di un anno dovremmo completare l'acquisizione di questo nuovo marchio di pr�t-à-porter giovane, anticipa Pianezzola. Ma abbiamo sempre nel cassetto il progetto di sviluppo di Swinger. Siamo convinti che il jeans donna rappresenti una fascia di mercato dove c'è ancora spazio di crescita». Intanto il portafoglio licenze è stato riequilibrato. Il tramonto della licenza di Fendi jeans, un anno fa, è stato rimpiazzato con due nuovi ingressi: Laura Biagiotti Roma, la seconda linea della maison romana per la quale vengono prodotti tutti i capi eleganti e sportswear, comprese calzature e borse, Vivienne Westwood Anglomania, una collezione di Jeans, che pur essendo di nicchia ha buona visibilità sul mercato. L'altra licenza importante per Swinger è Rocco Barocco jeans. Mentre è in via di chiusura il rapporto di licenza con Ungaro.
Swinger chiude l'anno in linea con i ricavi del 2001 che ammontavano a 51,6 milioni di euro, con utili netti pari al 12%. «L'anno scorso abbiamo registrato una flessione a causa della chiusura della licenza Fendi che rappresentava il 40% del nostro fatturato. In parte siamo risaliti con l'ingresso di Laura Biagiotti Roma e Vivienne Westwood Anglomania. Ma sarà il 2003 l'anno dello sviluppo. Prevediamo un +10%, grazie al consolidamento di Byblos e al rientro della produzione e della distribuzione di Byblos blu». Entro il prossimo settembre aprirà il primo monomarca Byblos nel quadrilatero milanese della moda.