«Il rallentamento del settore moda è evidente. Confusi invece i numeri, spesso contraddittori, the non tengono conto dei mille aspetti di una realtà complessa». L'assessore regionale alle attività produttive, Ambrogio Brenna, ammette il periodo non felice della moda. I dati dell'importexport non sono incoraggianti, l'Api Firenze, l'associazione di piccole e medie imprese, ha rilevato una sofferenza delle aziende a causa di una notevole diminuzione delle esportazioni: oltre il 50% in meno. Il 2001 è stato un anno complesso: il settore cuoio e pelli ha esportato 859 milioni di euro (+16,1%), registrando un saldo attivo di 415 milioni di euro. Il settore calzaturiero ha esportato prodotti per 1.898 milioni vantando un aumento del 10,7%. La filiera tessile-abbigliamento ha invece registrato un saldo negativo di 47 milioni di euro per il settore filati, mentre la maglieria ha registrato un -2,3 % nell'export, che nel distretto di Prato è sceso a -8,1%.
«Ai primi di ottobre presenteremo la bozza del progetto a un tavolo composto da tutte le realtà del sistema moda» , spiega Brenna. «Il progetto 2003-2005 prevede interventi di carattere strutturale in tutto il sistema moda, integrando le aziende che lavorano nei settori affini. Vogliamo definire misure che introducano a sostengano l'innovazione, come l'accesso al credito per le microimprese e i progetti di sostegno all'internazionalizzazione».
Non a caso il progetto della Regione si rivolge alle piccolissime imprese: in Toscana sono censite 386.738 unità produttive locali a il 98,7% ha meno di 20 dipendenti. «Per continuare a competere nella fascia medio-alta, dobbiamo favorire la crescita dimensionale delle imprese a la loro capacità di capitalizzazione» , chiarisce Brenna. Tra tutti c'è un marchio che non teme la crisi: Roberto Cavalli, che ha chiuso il 2001 con un giro di affari di 147,2 milioni di euro, di cui un centinaio di milioni derivanti dalle licenze. Per il 2002 la previsione dell'azienda è di forte incremento, per complessivi 206 milioni. La società conta 220 dipendenti, 700 sono i negozi the vendono Roberto Cavalli in tutto il mondo (l'export è pari al 60% della produzione).