I dati relativi al primo trimestre del 2002 mostrano ancora un crollo delle vendite del Made in Italy verso gli Stati Uniti: meno 25,9% per quanto riguarda l'abbigliamento in quello che è il terzo Paese cliente. E se si considera tutta l'industria del settore tessile abbigliamento, il calo nei primi 4 mesi dell'anno è stato del 12, 8 per cento. Il calo ha interessato anche segmenti tradizionalmente fortissimi negli Stati Uniti come le sciarpe, i foulards, gli scialli (-52%), e persino quello delle cravatte (-12 8%), amatissime dagli americani.
Il clima di incertezza seguito all'11 settembre, al crollo delle Borse, agli scandali dei falsi in bilancio ha inciso anche sui consumi di moda. 0ggi questo clima continua con l'attesa della guerra all'Irak. Il mercato però secondo Sistema Moda Italia sta cominciando a dare qualche piccolo segnale di risveglio sebbene non ancora consolidato.
Per, cercare di riguadagnare terreno negli Stati Uniti, che è un mercato importantissimo per volumi, la strategia dovrebbe essere quella di andare #oltre New York' e #dietro Los Angeles'. Conquistare cioè i 4.000 chilometri centrali degli States.