Levi's, il colosso americano, impegnato in una fase di strategia di turnaround, ha archiviato la terza frazione dell'esercizio in corso con un turnover di 1,018 miliardi di dollari realizzando un incremento del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sul miglioramento delle performance di vendita hanno influito le fluttuazioni valutarie, escludendo le quali la crescita dei ricavi non avrebbe superato l'1%, e il lancio di nuovi prodotti.
Nel mercato europeo, i ricavi sono balzati del 14,6% a 254,9 milioni di dollari, mentre gli Usa hanno mostrato una discesa dello 0,9% a 684 milioni di dollari. Il trimestre chiuso lo scorso 25 agosto ha mostrato un utile in calo del 9% a 13,7 milioni di dollari e nei primi nove mesi dell'esercizio il fatturato non ha superato la soglia dei 2,877 miliardi di dollari subendo una contrazione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2001.
«I risultati positivi del terzo trimestre», ha detto Phil Marineau, amministratore delegato della società basata a San Francisco, «sono il risultato della strategia di lancio di nuovi prodotti e del restyling a livello retail. Siamo in linea con gli obiettivi fissati. I forti segnali provenienti dagli ordini e dalle vendite dirette sono incoraggianti con riferimento al quarto trimestre. Nonostante il debole andamento dell'economia e delle vendite al dettaglio, siamo sulla buona strada per realizzare un fatturato stabile alla fine dell'esercizio in corso e un'espansione nel 2003».