Pomellato rientra nel settore degli orologi e lancia un nuovo modello, che per ora è declinato solo al femminile. «Abbiamo deciso di entrare nel mondo degli orologi, ma con chiare premesse, spiega Francesco Minoli, amministratore delegato della società. Pomellato trasferisce nell'orologio quegli stessi codici che appartengono alla gioielleria. Spiega Minoli: «Pomellato non vuole fare il gioiello di famiglia, ma vuole introdurre nel mondo dei preziosi il concetto di prèt-à-porter, con collezioni annuali composte da pezzi realizzati con tecniche artigianali, come quella della cera persa. Lo stesso discorso vale per l'orologio. Insomma i gioiellieri dovrebbe capire che la gente non vede più il gioiello come un bene rifugio, ma come un accessorio che deve avere un contenuto di design e deve dare delle emozioni».
«In generale il mercato retail sta andando abbastanza bene, commenta Minoli, mentre sono in crisi i produttori che nelle ultime stagioni hanno fatto una politica aggressiva di sell in e adesso i dettaglianti devono smaltire le scorte». Intanto continua la risalita del brand Pomellato che, dopo un triennio difficile, dal `97 al `99, da quest'anno ha cominciato a vedere i primi risultati positivi in termini di fatturato. Nel primo semestre dell'anno, concluso al 30 agosto Pomellato ha registrato una crescita del 30% sui ricavi pari a 40,2 milioni di euro.
«Risultati che abbiamo registrato mantenendo lo stesso numero di punti vendita del primo semestre dello scorso anno» sottolinea Minoli. «L'ebitda, intorno al 15% è rimasta ai valori dell'anno scorso, spiega l'amministratore delegato, ma abbiamo dovuto affrontare i costi del lancio dell'orologio e della neonata Pomellato Usa». «Prevediamo di chiudere l'anno con 70 milioni di euro (+30%) a fronte di un 2001 che era cresciuto del 6% nei ricavi. Stimiamo che l'utile lordo salirà a 7 milioni di euro rispetto ai 4,8 milioni dell'anno scorso e l'utile operativo a 10 milioni di euro rispetto ai 7,8 del 2001». Rispetto alla posizione finanziaria netta, cala l'indebitamento che a dicembre sarà di 10 milioni di euro rispetto ai 16 dell'anno scorso e i 22 del 2000.