Il mercato non sembra credere molto all'aumento di capitale da 100 milioni di euro deliberato ieri dalla Finpart, la società quotata in Borsa e presieduta da Gianluigi Facchini.
Il consiglio di amministrazione ha inoltre autorizzato la formalizzazione delle intese raggiunte con alcuni investitori istituzionali che hanno manifestato la loro disponibilità a garantire l'esecuzione del deliberato aumento di capitale sino alla concorrenza dell'intero importo di 100 milioni di euro. Lo scorso 5 settembre la società guidata da Gianluigi Facchini aveva confermato le indiscrezioni stampa secondo cui trattative con la finanziaria libica Lafico e altri soggetti interessati all'ingresso nella compagine azionaria erano in atto.
L'attuale azionista di riferimento ha precisato tuttavia che al termine dell'operazione manterrà inalterata la propria percentuale di partecipazione al capitale della società, che ammonta al 29%. Le risorse finanziarie che verranno reperite attraverso l'aumento di capitale verranno utilizzate per rafforzare la struttura patrimoniale della società, nonché per sostenere lo sviluppo delle attività strategiche.
Prosegue inoltre il programma di dismissioni grazie al quale la società prevede di reperire altri 50/60 milioni di euro. In particolare, per Frette si starebbe cercando un partner industriale di livello internazionale, mentre per i brand dello sportswear la società sembrerebbe orientata a conservare la proprietà dei marchi e a cedere la parte industriale.
Infine il Cda ha convocato per il 12-15 novembre l'assemblea per aumentare il numero degli amministratori e prorogare l'esercizio dei warrant da fine 2002 a luglio 2005.