Chimento, ha annunciato di aver chiuso l'esercizio 2001 con un fatturato di 51,3 milioni di euro. A mostrare un vistoso segnale di crescita è stata la quota export (circa il 24,3% del fatturato totale, ndr) che ha registrato nei 12 mesi 2001 un +25%. Se l'esercizio passato ha segnato una performance positiva, non sono da meno i primi sei mesi del 2002. La griffe orafa ha infatti chiuso il primo semestre con forti segnali di crescita sia sul mercato statunitense (+150%) sia su quello giapponese (+50%).
«Il mercato italiano», si legge in una nota della società, «sta consolidando la propria quota di mercato grazie soprattutto all'attenta selezione dei punti vendita. Il grande sviluppo di questi ultimi anni è stato sostenuto anche da un notevole apporto di mezzi freschi da parte degli azionisti che hanno aumentato il capitale sociale portandolo da 7,2 a 12,4 milioni di euro».
Con una piattaforma distributiva mondiale composta da circa 2.500 gioiellerie concessionarie di cui 1.000 in Italia, la brand orafa si appresta a sviluppare anche la rete dei monomarca. A oggi esistono infatti quattro boutique di proprietà. Dopo Ginevra, Venezia e Vicenza, l'ultima della lista è il flagship store aperto a Milano, in via Spiga al numero 1.