Prada ha chiuso il semestre con risultati eccezionali nonostante i tempi grami. Domani si terrà il consiglio di Prada holding guidata da Patrizio Bertelli per l'approvazione del rendiconto al 30 giugno scorso. I principali indicatori, come ‘MFF’ è in grado di anticipare, sono più che positivi. Non è possibile fare un raffronto omogeneo con gli stessi periodi degli anni passati perché nei conti non pesa più Fendi.
Il fatturato complessivo del gruppo si attesta tra 750 e 800 milioni di euro. Nel primo semestre 2001, l'anno del primato, era stato di 868 milioni di euro; nel semestre 2000 era stato di 695 milioni di euro. L'ebitda a giugno di quest'anno si è aggirato attorno a 100 milioni di euro. Nel primo scorcio del 2001 era stato di 120 milioni di euro, nei primi sei mesi di due anni fa 100 milioni di euro e a giugno '99 quello che viene definito anche come margine operativo lordo era stato di 75 milioni di euro.
I debiti a giugno 2002, comprendendo anche i 700 milioni di euro del bond convertibile collocato da Deutsche bank, si sono attestati complessivamente poco sotto 1,3 miliardi di euro.
Questi principali indicatori nei giorni scorsi sono stati anticipati da Bertelli, affiancato da Arnaldo Borghesi, ai top manager di alcune delle banche più vicine al gruppo.