Solo Krizia e Gianfranco Ferrè hanno creato da tempo linee dedicate a chi ha «forme generose», la Per te by Krizia e la Gianfranco Ferrè Forma, che fattura il 15 per cento dell'intera divisione donna. Poco, per vestire sette milioni di donne italiane (tale è il numero di coloro a cui madre natura ha dato forme generose); perciò, a colmare la lacuna ci hanno pensato due marchi che hanno deciso per primi di sfruttare appieno la nicchia, e il relativo business.
A battere tutti sul tempo è stato il Gruppo Miroglio Vestebene, un colosso da 824 milioni di euro tutti realizzati nel tessile-abbigliamento (con filati, tessuti e 16 marchi di moda tra cui Caractère e M�tivi). Sua è la prima linea dedicata alle taglie forti, Elena Mirò, nata a fine anni Settanta e ormai diffusa a livello mondiale grazie a 120 monomarca, destinati a diventare 150 entro l'anno, 1.200 multimarca e corner nei maggiori grandi magazzini, per un fatturato
che ha superato i 100 milioni di euro nel 2001 e cresce oltre il 20 per cento all'anno.
Ad aggredire il mercato nordamericano è invece Marina Rinaldi, linea del gruppo
MaxMara che declina le taglie forti in tutte le coniugazioni stilistiche: sportivo, elegante, accessorio, basic. E che si lancia nell'avventura forte di anni di prove di successo sul campo: «Quando abbiamo aperto i primi monomarca, nel 1985, qualcuno la definì una follia» spiega il direttore commerciale Mauro Righi. «Ma ora siamo arrivati a oltre 300 negozi monomarca nel mondo, oltre a 800 multimarca, e ci stiamo espandendo ovunque». Oltre
agli Stati Uniti infatti, dove cinque negozi Marina Rinaldi hanno esordito da poco nelle maggiori città, il marchio ha fatto capolino in località insolite come Casablanca, Tunisi, Il Cairo.