Nemmeno il secondo trimestre ha avuto quei risvolti positivi tanto attesi dal mondo tessile. Il consueto comunicato di fine periodo prodotto da Associazione Tessile Italiana, riconduce infatti il settore ai volumi insoddisfacenti dei primi tre mesi dell'anno, pur con un minimo miglioramento. L'industria cotoniera-liniera ha registrato un -24%, contro il precedente -27%, alla voce produzione, mentre il portafoglio ordini, ha mantenuto il -27% per la domanda interna e il -25% per quella estera.
Decisamente meglio, pur mantenendo segno negativo, è quanto conseguito dall'industria della nobilitazione che si è sì limitata ad in -28%, ma, in relazione ai tre mesi precedenti, chiusi a -47%, il miglioramento è considerevole. Dati derivanti dagli andamenti, tutti negativi, dei sottosettori: stampa (-1%), tintoria fibre e filati (-40%), tintoria tessuti a maglia (-32%), tintoria tessuti catena/trama (-43%).
A ciò si aggiungono anche le richieste, conseguenti, d'intervento alla Cassa Integrazione. Nel periodo in oggetto, il 17% (19% nel I trimestre) delle aziende coto-liniere e il 23% (21%) delle stampe-tintorie hanno fatto ricorso alla Cassa Ordinaria mentre, alla Straordinaria, rispettivamente il 4% (5%) e il 3% (4%). E le previsioni per il futuro immediato lasciano poco spazio all'ottimismo.