La federazione elvetica delle industrie produttrici di orologi ha comunicato infatti che nel primo semestre dell'anno in corso le esportazioni non hanno superato il livello di 4,872 miliardi di franchi svizzeri (circa 3,337 miliardi di euro) subendo una contrazione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2001. «Dall'inizio dell'anno il declino del settore sta rallentando sempre di più», ha detto Jean-Daniel Pasche, neo presidente della federazione svizzera, «ciononostante le esportazioni sono ancora sotto i livelli del 2001 per più di 200 milioni di franchi svizzeri».
Questa performance non è stata peraltro una sorpresa. «La contrazione era prevista e il dato dell'export non è così negativo considerando l'attuale andamento del business», ha aggiunto Pasche, «entro la fine dell'anno dovremmo essere in grado di raggiungere più o meno lo stesso importo del 2001».
Tra i dati comunicati dalla Swiss watch industry federation è stato sottolineato quello positivo dei volumi di vendita, che alla fine del primo semestre si sono attestati a quota 12,7 milioni di unità registrando un incremento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo del prezzo unitario di vendita da 357 a 345 franchi svizzeri ha portato tuttavia a un calo del 3% dei ricavi a quota 4,415 miliardi di franchi.