Incontri serrati dei sindacati per scongiurare il licenziamento di 51 lavoratori della fabbrica Fendi di Roma in seguito alla decisione di trasferire parte della produzione di pellicce fuori dalla capitale. I rappresentanti di Filtea-Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil hanno incontrato stamani in Campidoglio il vicesindaco e promotore dell'Alta Moda a Roma, Enrico Gasbarra, l'assessore al lavoro Luigi Nieri e l'assessore al personale Franco Cioffarelli per una sorta di riunione preliminare in vista del 'tavolo' con la proprietà che si svolgerà questa sera.
''Gasbarra – ha spiegato il segretario della Uilta Uil Leo Sordini – ha ribadito il pieno impegno del Campidoglio a sostenere i lavoratori romani nella battaglia contro i tagli occupazionali ed il trasferimento della produzione fuori Roma. Noi vogliamo che il marchio Fendi rimanga a Roma, dove i maestri pellicciai hanno acquisito negli anni una competenza che non ha uguali''.
Da giovedì scorso i lavoratori della fabbrica in via Flaminia si alternano nel presidio fuori dall'azienda ''perchè non è accettabile – spiega Sordini – che dopo aver trasferito a Milano e in altre sedi la produzione di circa 1900 pellicce, si tolga alla capitale quel poco che resta, cioè circa 250 capi''. Dopo l'incontro con il Comune, i sindacati incontreranno giovedi' i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune in un vertice che mira a scongiurare i licenziamenti.