Ridare smalto a Pineider è l'obiettivo della designer americana Rebecca Moses, che insieme al management della società ha studiato un piano di make-up creativo volto a trasformare lo storico marchio fiorentino in un lifestyle brand. L'idea della griffe, che ora gravita nell'orbita del gruppo Hopa, è quella di attuare un restyling a 360 gradi, radicato nella tradizione del marchio fondato nel 1774. Il tutto partendo dai 20 milioni di euro di fatturato del 2001.
Il new look del marchio non riguarderà soltanto il c�té creativo. L'accento verrà infatti posto anche sulla rete dei negozi monomarca. «A oggi possiamo contare su 13 boutique italiane», ha poi detto Roberto Confalonieri, responsabile della pianificazione strategica di Pineider, «e per seguire questo nuovo progetto abbiamo deciso di ri-pensare i nostri due flagship di Milano e Firenze. Per i due spazi abbiamo infatti sviluppato un concept nuovo, in grado di comunicare la nostra idea di lifestyle». Durante l'estate saranno dunque ripensati tutti gli shop italiani. Ma la metamorfosi sarà più visibile nello store di Firenze (piazza della Signoria) e in quello di Milano, in via Manzoni 20. Gli attuali 60 metri quadrati di quest'ultimo shop diventeranno circa 350-400 mq divisi su tre piani. E all'interno del neonato spazio troveranno posto tutti gli accessori del mondo Pineider.
Il nuovo progetto si muoverà anche su binari stranieri. «Abbiamo strutturato una rete vendita molto selettiva», ha concluso Confalonieri, «in tutto il mondo saremo presenti in non più di 100 punti vendita. In Usa saremo venduti department store haut de gamme, come Bergdorf Goodman e Neiman Marcus. E stiamo trattando per sbarcare anche in Giappone con due boutique monomarca, grazie a un contratto con un importante distributore locale».