Il gruppo Prada potrebbe fare cassa con gli immobili di proprietà. Il progetto, a cui avrebbe lavorato Morgan Stanley, leader sul mercato italiano delle cartolarizzazioni, è stato messo in cantiere dopo il rinvio dell'ipo di fine giugno e risulta tuttora in istruttoria.
In pratica, stando al progetto, si tratterebbe di questo. Primo: costituzione di una società (special purpose vehicle) con conferimento di una parte dell'attivo immobiliare del gruppo, rappresentato tra l'altro dai negozi di proprietà in alcune delle vie più prestigiose delle capitali mondiali della moda. Secondo: cartolarizzazione degli immobili tramite titoli a elevato rating, il cui reddito per i sottoscrittori rifletterebbe quello degli affitti pagati dal luxury group milanese.
Una decisione non è stata ancora presa dagli azionisti Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, né sui tempi né sul perimetro degli immobili (e quindi sui valori in gioco) da securizzare. Chiara è invece la finalità: tagliare una parte dei debiti (sono 780 milioni a fine giugno) trasformando in cassa una porzione di fondi oggi immobilizzati.