«Il pronto moda è stato per troppo tempo relegato al ruolo di cenerentola della produzione italiana dell'abbigliamento. Pochi hanno capito l'importanza di questo concetto di lavoro e pochi si sono resi conto che in realtà se è vero che la moda griffata esalta la creatività del prodotto moda, il pronto moda divulga alla massa e premia quelle che sono le tendenze di successo». A spiegarlo è Pierluigi Marinelli, condirettore generale di Teddy, società di Rimini che, di proprietà dell'immobiliare Tadei & Maggioli, è tra i produttori italiani leader nel pronto moda. Teddy completa la filiera, partendo dalla produzione passa per la vendita all'ingrosso e arriva alla distribuzione al dettaglio nei propri negozi col marchio Terranova, quasi tutti in franchising con la formula del conto vendita.
La società che ha una presenza quarantennale nel mercato chiuderà il 2002 a 180 milioni di euro rispetto ai 156 dell'anno scorso con una previsione di arrivare nel 2006 a 390 milioni di euro. Gli utili di quest'anno dovrebbero attestarsi a 4,5 milioni di euro rispetto ai 3,7 dell'anno scorso. A rappresentare il grosso del fatturato é il business dei negozi monomarca. A fine 2001 la società ne contava 248 di cui solo 15 gestiti direttamente, mentre 130 sono gli affiliati italiani e 103 quelli esteri.
Il numero dei monomarca cresce velocemente: entro fine anno arriveranno a 296 e secondo i piani della società dovrebbero arrivare a 650 fra quattro anni. Apriranno a fine mese i primi negozi ad insegna Terranova negli Emirati Arabi dove la società ha siglato un accordo con un partner locale che nei prossimi tre anni ne aprirà venti toccando anche Egitto e Kuwait.