Convince l’innovativa formula di White. Gli espositori saranno una settantina (di cui il 65% stranieri): i 40 della precedente edizione più una trentina scelti tra le circa 180 domande pervenute. Gli spazi prenotati non permettono di ospitarne di più. Lo ha spiegato ieri mattina Luigi Ciocca, presidente di Efima, nel corso di un’affollatissima conferenza stampa in cui ha ripercorso la storia della manifestazione: ‘’White è nata due anni fa in seno a Momi su un’idea di Massimiliano Bizzi, proprietario del brand che ora ha ceduto al 50% a Efima, ha illustrato Ciocca. Per diversità di opinioni nella gestione si è decisa la separazione. Come Efima abbiamo pensato fosse un peccato che questa bellissima esperienza andasse perduta e quindi abbiamo ritenuto di continuarla in una sede più adatta a sviluppare il potenziale innovativo di questa formula espositiva’’.
Di qui la scelta del Superstudio Più che permette allestimenti meno codificati e orari meno rigidi. Ciocca ha parlato anche del lavoro di ricerca condotto in tutto il mondo da Riccardo Grassi e Alessandra Dainelli per portare a White nuove collezioni ad alto contenuto di creatività.
Quanto al sospetto di concorrenza con Momi, Ciocca ha dichiarato: ‘’Siamo soci al 50% in Promozione Moda Italia, ente organizzatore di Momi, non ha senso parlare di concorrenza: White è complementare a Momi, salone più generalista, e colma un vuoto di mercato esattamente come già accade a Parigi’’. Una dichiarazione ribadita da Piero Costa, direttore di Sistema Moda Italia, che ha parlato dell’importanza di sviluppare formule espositive che sappiano comunicare in maniera meno tradizionale rispetto al passato.