La Mbm spa di Modena, società di confezioni fondata dall'attuale titolare Gino Manzini, è in vendita per circa 3,5 milioni di euro. Ma la cessione non è l'unica strada possibile per la spa modenese, specializzata nella confezione di abbigliamento di fascia medio-alta. Un'alternativa potrebbe essere l'ingresso di un socio nel capitale, che attualmente fa capo per il 90% allo stesso Manzini e alla moglie e un 5% per ciascuna delle due figlie. Nei mesi scorsi qualche società del Modenese si era fatta avanti (secondo quanto risulta a MFF ci sarebbero Maria Grazia Severi e Doppiafirma, produttrice quest'ultima del marchio Armata di mare e sub licenziataria di Husky), ma le trattative finora non sono andate a buon fine.
Mbm realizza da quasi 20 anni le collezioni di pr�t-à-porter di Pierre Cardin, la maison francese di cui la società modenese detiene la licenza per l'Italia (e produce anche per licenziatari francesi e del Benelux), stipulata con la Pierre Cardin Italie srl, filiale italiana del gruppo. Il contratto, di durata triennale che prevede la corresponsione di royalties pari al 10% dei ricavi più un 2% di contributo promo-pubblicitario, è appena scaduto e il rinnovo è subordinato al nuovo assetto societario.
Nel 2001 Mbm ha fatturato 12,5 milioni di euro mentre fino a tre-quattro anni fa la società generava ricavi per circa 27,5 milioni di euro all'anno. Una riduzione del volume d'affari, dovuta prevalentemente a campionari sbagliati, che ha comportato anche un taglio nel numero degli addetti, scesi da 52 a 22.