Per la sua prima campagna di Russia, slittata di nove mesi a causa dell'11 settembre, Giorgio Armani in questi giorni ha ricreato nei minimi dettagli la sede milanese di via Borgonuovo in Tretyakovsky proezd, la strada di Mosca trasformata in una sorta di mall di lusso da Mercury distribution sa, franchisee di re Giorgio e partner anche di griffe come Dolce & Gabbana, Prada, Gucci, Tod's, Zegna e Bulgari. Ieri sera si è infatti svolta una sfilata speciale della collezione autunno-inverno dello stilista, alla presenza di 600 invitati tra cui Glenn Close, Rachida Brakni, Adriano Giannini, l'ambasciatore italiano Gianfranco Facco Bonetti, lady Helen Taylor e il calciatore del Milan Andriy Shevchenko.
Un'occasione anche per illustrare i progetti del gruppo per i mercati dell'Est Europa. A settembre aprirà il primo spazio Armani casa a Mosca, 325 metri quadrati accanto all'attuale boutique di pr�t-à-porter (680 metri quadrati), sempre in franchising con il gruppo Mercury, guidato da Leonid Friedland. Partner d'eccezione invece per Kiev, dove verrà inaugurato il primo store Armani collezioni in Ucraina con un accordo di franchising stipulato con Shevchenko.
«Le aperture dei negozi in Russia e in Ucraina», ha detto Armani, «insieme al programma di distribuzione che abbiamo già avviato in Croazia e nella Repubblica Ceca, dimostrano il nostro impegno nell'Europa dell'Est, un'area che offre un potenziale di crescita significativo per il gruppo Armani nei prossimi anni».