In attesa di vedere se le imminenti passerelle maschili riusciranno a sollecitare i consumi, arriva qualche segnale di inversione sul fronte dei mercati esteri. I risultati di un'indagine campionaria fatta a maggio da Sistema Moda Italia tra gli associati fanno intravedere qualche segnale positivo. Proprio sul mercato estero per il secondo trimestre dell'anno è prevista un'inversione di tendenza. Anche in base alla raccolta ordini del prossimo autunno-inverno è previsto un certo recupero.
L'anno scorso il settore del vestiario esterno maschile (che rappresenta circa il 15% del fatturato complessivo del settore abbigliamento, maglieria a calzetteria) ha chiuso il 2001 con una flessione produttiva superiore al 3% con un valore di 3,8 miliardi di euro. Sul fronte dei mercati esteri i risultati più soddisfacenti sono stati registrati sul mercato francese (+9%). Anche il mercato tedesco è stato in crescita (+6,6%), ma con incrementi relativi al valore.
Il settore del tessile abbigliamento nella sua globalità ha chiuso il 2001 con un fatturato di 47,8 miliardi di euro (+1,5%) ed un export the ha segnato un +7% a 28,9 miliardi di euro, risultati ottenuti soprattutto grazie ad una prima parte dell'anno più dinamica. Per quest'anno? «Dai dati che arrivano oggi non ritengo che quest'anno ci saranno dei tracolli. La situazione attuale è di tenuta». Così commenta Vittorio Giulini, presidente di Sistema Moda Italia.