Csp International, quotata al segmento Star della Borsa italiana, diversifica nell'intimo-corsetteria. Nel primo trimestre del 2002 il gruppo mantovano, specializzato in calze e collant, ha aumentato i ricavi consolidati del 7% a 46,1 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 126,3% a 8,89 milioni e l'Ebit del 564% a 5,82 milioni di euro.
«In realtà, spiega il direttore generale, Massimo Retta, il confronto del fatturato non è omogeneo a causa degli oneri che l'anno scorso abbiamo dovuto assorbire per la riorganizzazione della rete nella grande distribuzione e perché abbiamo spalmato su più mesi l'investimento in comunicazione, che per noi pesa il 10% circa del fatturato. Comunque, in un mercato critico come l'attuale, siamo a un 2% di crescita netta nel trimestre. Sul risultato dei primi tre mesi ha influito anche l'integrazione un po' complessa di Lepel, per la quale però ora stiamo evadendo un portafoglio ordini tre volte maggiore dell'anno precedente».
Csp International, che produce e distribuisce i marchi San Pellegrino, Oroblù, Star Way, Le Bourget, Bomo e Lepel, sta dunque scommettendo su una netta diversificazione dalle calze verso l'intimo-corsetteria. Tra l'altro Csp International sta sfruttando evidenti sinergie: facendo leva sul know how di Lepel sta lanciando una nuova gamma di intimo con i marchi San Pellegrino e Oroblù, mentre sempre per Lepel è stata creata innovazione creando la prima linea di intimo senza cuciture ma di pizzo a con disegno ‘piazzato’ anziché stampato in continuo.