Prospettive di sviluppo retail, ridefinizione delle linee, soprattutto per quel che riguarda l'uomo e ampliamento della gamma tessuti. Sono questi i tre punti salienti del rilancio di Giesswein, l'azienda leader per la produzione di capi in lana cotta che dal cuore del Tirolo esporta le sue collezioni in tutto il mondo. Jurgen Langensiepen, direttore commerciale della spa fondata da Elisabeth e Walter Giesswein nel 1954, non ha dubbi: il marchio sarà sempre più internazionale, nel suo esprit, come nelle strategie di mercato.
L'aria che tira, dunque, gonfia le vele di Giesswein, che nel 2002 cresce del 2% nell'abbigliamento (60% della produzione) e del 5% nelle calzature loungewear, capitolo importante nel volume d'affari dell'azienda che nel 2001 ha chiuso l'esercizio a quota 39 milioni di euro, con l'85% l'export in oltre 40 paesi del mondo. L'Italia rappresenta il secondo mercato dopo la Germania, con un fatturato di 6,7 milioni di euro, ma sono le regioni dell'est europeo quelle nelle quali Giesswein registra le migliori performance.
A livello distributivo l'azienda di Brixlegg gestisce in proprio sei monomarca, cinque in Austria e uno a Bolzano e alcuni corner in plurimarca e alla Rinascente. Ma nei programmi del management c'è l'apertura di altri negozi (probabilmente in franchising) nelle più importanti città italiane, nei prossimi tre anni. Le collezioni per uomo, donna, bambino e bebé saranno disegnate da un team stilistico italiano che proprio in questi giorni è in fase di selezione. L'uomo, in particolare, che oggi in Italia rappresenta circa il 10% del fatturato, vedrà un vero e proprio rilancio e sarà presentato a Pitti immagine di gennaio 2003.