Ati: collaborazione, il segreto per il tessile di domani
Analisi multidisciplinare dei nuovi scenari internazionali e presentazione di modelli e strategie per il successo dell'industria tessile sono il fulcro del Convegno dell'Associazione Tessile Italiana, che ha riunito il 1� giugno a Villa Erba, Cernobbio, oltre trecento imprenditori provenienti da tutto il mondo.
“Il Tessile tra globalizzazione e complessità: dinamiche, modelli interpretativi e casi reali” era il titolo dell'incontro, che si è configurato come un momento di confronto e riflessione tra economisti, sociologi, imprenditori e rappresentanti delle Istituzioni.
Al termine dei lavori, un messaggio univoco è venuto a galla come parola chiave del sistema e insieme come monito per mantenere e rafforzare le prerogative dell'industria tessile: collaborazione. O meglio, co-opetizione, ovvero mix perfetto tra collaborazione e competizione.
Il futuro del T/A presenta grandi e inedite sfide, che potranno essere affrontate solo attraverso un nuovo tipo di competizione, gestita da contendenti evoluti: dovrà trattarsi infatti di una competizione tra reti di aziende, legate da rapporti di partnership.
L'apertura dei lavori è stata affidata al sociologo Carl Rohde, che ha illustrato, con una presentazione animata e coinvolgente, l'evoluzione dei modi di vita, dei tempi di lavoro, le modalità di approccio ai nuovi mercati e le mutate richieste del consumatore. Luis Filipe Gir�o, Capo Unità Tessile della Commissione UE, ha trattato gli effetti dell'allargamento dell'Unione ai Paesi dell'est europeo in termini di mercato del lavoro e di nuove opportunità di insediamento produttivo. Parlando di regolamenti, di nuove legislazioni e di crescita dimensionale del mercato unico Gir�o ha testimoniato il legame di collaborazione, sempre più forte e utile, tra l'Unione Europea e l'industria tessile.
Il programma di sviluppo dell'industria tessile cinese per i prossimi anni è stato spiegato da Sun Ruizhe, Presidente del China Textiles Development Center, mentre i punti di forza e di debolezza del tessile europeo e l'analisi delle strategie di sviluppo nel breve e medio periodo sono stati i temi alla base dell'intervento del consulente Michiel Scheffer.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti in sessioni parallele, incentrate sui diversi aspetti delle leve che rafforzano la competitività; tra gli argomenti in evidenza, il rispetto dell'ambiente e la salute del consumatore, le novità di prodotto e di processo, le tecnologie, i sistemi e le politiche organizzative per gestire la complessità.
Accanto alle sale dei congressi, l'organizzazione ha allestito un'area espositiva per i fornitori d'eccellenza del sistema: le aziende meccanotessili, i produttori di coloranti e ausiliari tessili, le società di consulenza, imprese leader che hanno avuto modo di farsi e conoscere e creare contatti con gli operatori che hanno partecipato all'iniziativa.
Partner dell'Associazione Tessile Italiana nella realizzazione dell'evento, l'Associazione italiana di chimica tessile e coloristica, il CRIET (Associazione nobilitazione tessile europea), la Fondazione Industrie Cotone e Lino e l'ITMF young entrepreneurs group (il Gruppo Giovani della Federazione tessile mondiale).