Chimica come asset principale e nuova organizzazione al vertice. Nessun interesse per la Borsa, salvo che per le attività legate al meccanotessile, con Promatech, per le quali la procedura è da tempo avviata. Sono alcune delle principali novità decise nei giorni scorsi dalla famiglia Radici di Bergamo. A breve non ci saranno nuove acquisizioni, ma fra consolidamenti e ristrutturazioni sarà certamente questo il settore destinato a crescere ulteriormente, sia come produzioni di materie prime che come derivati per il settore tessile (nylon, polipropilene e fibre).
Dopo la tragica scomparsa del fratello Fausto (che ha innescato inevitabilmente un ripensamento sugli equilibri interni della famiglia), tocca ad Angelo Radici, quale presidente della RadiciFin Spa, capogruppo e principale holding delle attività della famiglia, assumere la rappresentanza e la guida gestionale di un gruppo che nel 2001 contava su più di 7mila dipendenti diretti, 52 unità produttive in 15 Paesi, e aveva superato i 1.396 milioni di euro di fatturato consolidato (+6,9% su basa annua). Quest'anno dovrebbe attestarsi a 1.400 milioni a seguito di alcune cessioni di attività marginali non più ritenute strategiche. E i 185 milioni di euro di Margine operativo lordo dell'anno scorso dovrebbero salire a 200 milioni, anche a seguito di un'attenuazione degli investimenti che non supereranno 60 milioni di euro.