Il lusso torna a brillare anche in Borsa. Dopo il brusco ripiegamento all'indomani dell'attacco terroristico alle Twin Towers e i pericoli di recessione che aleggiavano sulle due sponde dell'Atlantico, oggi tutti sono concordi col dire che il peggio è passato.
Un fatto, però, è certo: il comparto ha dimostrato una grande capacità di reazione. Ne è convinto Carlo Pambianco, consulente per le strategie del settore moda: «Le politiche di marketing, dice hanno giocato le loro carte sull'innovazione del prodotto, facendosi interpreti dei bisogni del mercato, una mossa che si è mostrata vincente in una fase così difficile come quella delineatasi dopo l'11 settembre». Non solo. La ciclicità dei titoli non è stata una spiegazione sufficiente, osserva Pambianco: «Siamo di fronte a società in grado di mantenere il loro valore nel tempo, dimostrando la capacità di resistere anche ai cieli economici meno favorevoli».
Da una recente analisi di Pambianco, il recupero borsistico del settore luxury dopo l'attacco alle Twin Towers ha toccato quasi tutte le società con punte come Luxottica che ha guadagnato da settembre 2001 ad oggi il 56%, Tod's il 43%, It Holding il 41%, Tiffany il 38% e Bulgari il 27%. Incrementi a due cifre anche per i titoli Mariella Burani (+17%), Gucci (+13%), Lvmh (+21%), Hermès (+11%). Performance negative, invece, si sono registrate per FinPart che da dopo l'11 settembre ad oggi ha perso il 16% e De Rigo ( 18%)» .