Nazareno Gabrielli ha pianificato il rilancio dell'abbigliamento che verrà attuato nella primavera-estate 2003. Primo step del progetto è stato lo scorporo del business delle agende da quello legato all'area fashion che fa capo alla Nazareno Gabrielli spa, acquistata dalla famiglia Castelli e da Faber factor international del gruppo Merloni. In un secondo tempo è stato nominato Filippo Scuffi, nuovo direttore creativo della griffe. E ora, dopo aver messo uno stop alle licenze già esistenti, è stato definito tutto il parco prodotto, grazie alla stipula di cinque nuovi contratti di produzione.
L'abbigliamento formale maschile farà capo alla Mabro di Grosseto, il pr�t-à-porter donna sarà invece realizzato dalla Cieffe di Crema (Cremona), Cagnola di Castano Primo (Varese) gestirà lo sportswear maschile, Cit di Arcore (Milano) il segmento camiceria uomo mentre Meucci di Firenze curerà l'abbigliamento in pelle. La distribuzione sarà invece gestita internamente attraverso la Nazareno Gabrielli diffusion, società consociata di proprietà della griffe che gestisce il design, la prototipia e la diffusione dell'abbigliamento.
«Nel 2001, a seguito del congelamento del parco licenze, il fatturato del settore abbigliamento e accessori è stato quasi azzerato, a circa 7,5 mln di euro», ha detto Maurizio Castelli, amministratore delegato della griffe, «ma siamo fiduciosi e in base alla nostre previsioni contiamo di chiudere il 2002 con un giro d'affari di circa 12,5 mln di euro. E nel 2003, quando inizieremo a raccogliere i primi frutti dell'abbigliamento, puntiamo a totalizzare ricavi per 20 mln di euro».