Due gemelli separati dalla nascita. Il mobile e la moda si somigliano ma il primo rispetto al secondo è indietro di molti anni, sia nelle dimensioni che nelle strategie di crescita. Ad accomunarli è quella capacità creativa tutta italiana che ha fatto imporre a livello internazionale lo stile made in Italy. A sfavore del mobile giocano appunto le dimensioni. Secondo un recente studio di Pambianco risulta che confrontando le prime 10 aziende della moda con le prime dieci del mobile il rapporto della dimensione media aziendale è di uno a otto a favore della moda. Il fatturato medio dei primi 10 big della moda (con riferimento ai bilanci del 2000) è di 1,4 miliardi di euro rispetto alla media dei 173 milioni di euro delle prime dieci aziende del mobile.
Una media, che per il mobile si riduce a 86 milioni di euro se si toglie dalla lista Natuzzi che da solo vale il 40% del fatturato complessivo delle prime dieci aziende dell'arredo. Le top ten della moda hanno utili che complessivamente valgono l'8,4% del fatturato mentre le prime dieci aziende del mobile hanno un utile che vale il 6,2% del fatturato e ancora una volta se si toglie Natuzzi l'utile del mobile rispetto a quello della moda si abbassa di circa quattro o cinque punti.
«Le strutture industriali delle aziende dell'arredo sono notevolmente più piccole rispetto a quelle della moda � commenta Carlo Pambianco � . Nel loro sviluppo i mobilieri sono ad una decina d'anni di distanza dai produttori di moda». «E' difficile � sottolinea Pambianco � che il mobile possa raggiungere le dimensione della moda che è fatta di prodotti stagionali. Il mobile ha prodotti semidurevoli per la casa che non vanno fuori moda così velocemente».
Le cifre del settore sono comunque di tutto rispetto: i mobili per la casa, l'ufficio e l'illuminazione hanno registrato nel 2001 un fatturato di 23,5 miliardi di euro a cui si aggiungono i 15,5 miliardi di euro dei semilavorati. La filiera del tessile abbigliamento ha totalizzato 48 miliardi di euro.
A parte il confronto con le aziende della moda, le aziende del mobile italiane sono anche delle #formiche' rispetto ai loro competitor europei.