La prossima scadenza del 18 maggio non porterà nessuno sconvolgimento nel patto di sindacato di Hdp. Definita l'intesa sul riposizionamento nel core business dell'editoria con previsioni di miglioramento reddituale («l'obiettivo è di portare l'ebitda dal 5,3% del 2001 a 118% del 2005), resta da chiudere il dossier moda abbigliamento con la cessione di Fila al fondo Usa Continental Partners.
«Stiamo lavorando, siamo molto avanti» , si è limitato a commentare ieri Maurizio Romiti, amministratore delegato di Hdp. Fonte di perdite negli ultimi esercizi, il settore moda ha pesato sui conti Hdp anche nel primo trimestre del 2002 che si è chiuso con un risultato netto di competenza negativo per 56,8 milioni, in linea con la prima frazione del 2001. I ricavi sono scesi dell'8,4% a 770,2 milioni di euro mentre la perdita operativa di 39,3 milioni ha comunque registrato un miglioramento di 8,2 milioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
Da segnalare che gli ammortamenti e le svalutazioni sono diminuiti da 36,6 a 30,7 milioni, principalmente per l'interruzione dell'ammortamento del marchio Valentino (ceduto alla Marzotto). In calo del 4% a 448,8 milioni di euro i ricavi di Rcs, con una raccolta pubblicitaria lorda realizzata in Italia che si è contratta del 3%, a fronte di un calo del 7,2% del mercato (Fonte Nielsen).