Il settore italiano della moda ha un attivo commerciale di 14,79 miliardi di euro, dà lavoro a un milione e mezzo di persone ed è molto impegnato nell'innovare: ciò nonostante, viene trattato come 'cenerentola' dal Fondo Rotativo per l'Innovazione. E' il parere del presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto. Infatti, ''il sistema moda ha ricevuto mediamente solo il 3% circa del Fondo innovazione (istituito una decina di anni fa) che ha erogato annualmente circa 1.500 miliardi di lire, mentre al settore meccanico è andato il 60% delle risorse. Eppure l'industria della moda contribuisce al saldo positivo della bilancia commerciale nella stessa misura di quella meccanica''.
Marzotto ha sottolineato questa 'ingiustizia' , presentando a Milano i dati congiunturali del tessile abbigliamento e le prossime iniziative fieristiche. I dati, ha spiegato Marzotto nel suo intervento, emergono da una ricerca sull'innovazione industriale voluta dal Cnel. La questione, è stato spiegato, è legata alle caratteristiche tecniche del Fondo, costruito su misura per un certo tipo di industria, soprattutto meccanica: l'innovazione del settore tessile abbigliamento, che si basa invece su campionari, stile e design, difficilmente riesce a rientrare nelle categorie previste.