Il gruppo Ermenegildo Zegna ha chiuso il 2001 con un consolidato di 685,7 milioni di euro (+8,4%). La crisi negli Usa, che coprono un terzo del turnover del marchio biellese, ha pesato sugli utili prima delle tasse, in calo del 9% a 61,3 milioni di euro. Si tratta di risultati #'soddisfacenti, hanno dichiarato Ermenegildo e Paolo Zegna, amministratori delegati del gruppo, tenuto conto della difficile situazione creatasi sul mercato statunitense che rappresenta un terzo del nostro fatturato consolidato''.
Zegna, anche alla luce di una situazione finanziaria in attivo e di un patrimonio netto di 334,5 milioni di euro (triplicato in cinque anni), continuerà a lavorare #'per lo sviluppo del gruppo, potenziando la rete di negozi di proprietà e ampliando la gamma dell'offerta''. Uno sviluppo che nel triennio 1999-2001 la società biellese ha sostenuto con 141 milioni di euro di investimento, acquisendo le società Agnona (abbigliamento e tessuti pregiati femminili), Master Loom (tessuti) e potenziando la rete distributiva. Alle iniziative di crescita si è aggiunta all'inizio del 2002 l'acquisizione di Guida (pelletteria titolare del marchio Longhi).
A fine 2001 erano 390 i negozi nel mondo a insegna esclusiva Zegna, mentre quelli di proprietà, con l'apertura nell'anno in corso di 14 nuovi punti vendita, saliranno a 138. A livello mondiale, l'azienda di abbigliamento piemontese sta riequilibrando la propria “esposizione”, avendo rafforzato nel corso del 2001 in modo particolare le proprie quote di mercato in Paesi come la Cina, il Giappone e la Russia, oltre a Brasile e Messico.