Benetton quest’anno mette sul piatto altri 150-200 milioni di euro per lo shopping di negozi nel mondo, punta la barra verso un ritorno sugli investimenti del 20% e prevede un balzo del 15% dell’utile operativo sui ricavi, mentre la perdita nel business sportivo sarà contenuta intorno a 15-17 milioni di euro e il breakeven viene fissato per il 2003. Luigi De Puppi, da meno di un anno amministratore delegato, sottolinea che Benetton ha bisogno di un piano di ristrutturazione e non di un turnaround.
De Puppi, però, ammette che l’anno scorso l’utile operativo sul fatturato della divisione casual è calato dal 22 al 20% e che il business sportivo (Sportsystem) perderà soldi anche quest’anno: «Il calo del casual è temporaneo ed è ascrivibile ai consistenti investimenti effettuati: scontiamo la crescita vorticosa in termini di redditività, ma lo stato di salute della divisione è ottimo. Anzi, sono orgoglioso che la società abbia questi livelli di redditività che, a livello di marchio, sono ai vertici mondiali».
Quanto al risanamento di Sportsystem, «gli investitori sono nervosi, osserva De Puppi, perché in passato sono state fatte promesse poi non mantenute. Ma noi siamo tranquilli: risolveremo il problema».