Marzo nero per Gap. Nello scorso mese il gigante statunitense ha realizzato un fatturato complessivo di 1,21 miliardi di dollari (circa 1,38 miliardi di euro) registrando una flessione del 12% rispetto allo stesso periodo del 2001. In picchiata le performance di vendita a parità di perimetro distributivo, che nel giro di un anno è aumentato dell'11% da 3.799 a 4.199 punti vendita.
In media, la caduta subita dai marchi del colosso americano, numero uno negli Usa nella distribuzione di abbigliamento casual, è stata dell' 8%. La peggiore performance è stata registrata dal business estero del brand ammiraglio Gap, crollato del 16%, mentre più contenuta è stata la perdita di terreno subita da Banana Republic, in flessione del 4%. Per quanto riguarda Gap Usa e Old navy la contrazione delle vendite a parità di network distributivo è stata del 12% rispetto al mese di marzo dello scorso anno.
Per il mese in corso le previsioni della società non sono quelle di un recupero. «Gap e Old navy hanno registrato vendite pre-pasquali inferiori alle attese», ha detto Heidi Kunz, direttore finanziario della società basata a San Francisco, «questo ha inciso sui risultati di tutto il gruppo. Guardando alla restante parte del primo trimestre dell'esercizio, l'anticipazione delle vacanze pasquali al mese di marzo inciderà negativamente sulle vendite di aprile».