La quotanda Artemide per la
prima volta ha chiuso il 2001 con un leggero rosso e un
fatturato in linea con il 2000 mentre registra in questi primi
giorni di aprile uno spiraglio verso una crescita delle
vendite 2002. Lo ha detto a margine della presentazione della nuova
collezione Ernesto Gismondi, fondatore e principale azionista
dell'azienda di illuminazione. Nel 2000 il gruppo ha fatturato 218 miliardi di lire. 'I primi tre mesi dell'anno sono stati piatti, in linea con
gli ultimi tre del 2001, e non abbiamo registrato la crescita
dell'8% che pensavamo per il 2002, ma in questo mese vediamo uno
spiraglio', ha detto Gismondi che preferisce non modificare
ancora le previsioni 2002. Per quanto riguarda la quotazione in borsa Gismondi conferma
di aspettare 'che cambi la situazione del mercato e che tornino
i capitali freschi' e anticipa una piccola acquisizione di una
società europea che produce led e che fattura circa 4 milioni di
euro.
'Per le grandi acquisizioni, quelle da 25-30 milioni di
euro, aspettiamo di raccogliere capitali sul mercato con la
quotazione', sottolinea il fondatore di Artemide. Per quanto riguarda la perdita 2001, il bilancio verrà reso
noto a giorni, Gismondi dice che lo scorso anno 'abbiamo
investito molto sperando anche nel debutto in borsa e per il
ritorno reddituale dobbiamo aspettare ancora qualche anno'.
Nelle ultime settimane Artemide ha registrato una ripresa
del mercato statunitense – 'quando parte il mercato Usa
trascina tutti gli altri'- mentre ci sono 'difficoltà su quello
tedesco'. In ripresa il comparto consumer, illuminazione tecnica, casa
e negozi.