Lo Sportsystem District montebellunese è uno dei più significativi distretti del Nord-Est. Accanto ad aziende ben conosciute, come Stonefly, Lotto, Geox, Dolomite, Tecnica, operano anche piccole e medie imprese a conduzione familiare, oltre a una miriade di produttori di materiali o componenti per calzature, che costituiscono il cosiddetto indotto. Un autentico polo della calzatura, dove le aziende “hanno fatto massa” per poter competere sul mercato con i maggiori gruppi internazionali.
Tra queste aziende Stonefly, ad esempio, rappresenta una delle realtà più significative. La società di Casella di Asolo, che lo scorso febbraio si è aggiudicata a Las Vegas l’Oscar per il miglior design di calzature, ha chiuso il 2001 con un fatturato di 77,5 milioni di euro e 1.350.000 paia di scarpe vendute.
Grazie alla collaborazione fra un pool di imprenditori della calzatura, Stonefly è riuscita a diventare negli anni un prodotto ricercato, con elevati contenuti tecnologici distribuito in modo continuativo in 16 Paesi del mondo (compresa l’Italia). Grazie a questi frequenti rapporti interpersonali tra i soggetti locali, nel ‘99 la Stonefly, insieme ad altri imprenditori della zona, organizza una cordata per salvare Lotto Sport, casa madre di Stonefly, che si trovava a vivere un periodo di crisi: il 51% fu acquisito dalla compagine Stonefly e il restante 49% dal Gruppo Zanatta-Vaccari.
Nei prossimi quattro anni l’azienda di calzature punta a una crescita annua del 20% sul mercato italiano e anche su altri mercati mediterranei, come Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Turchia.