Nata 130 anni fa come azienda produttrice di montature di occhiali e strumentazione ottica, Rodenstock è a tutt’oggi un’azienda familiare di proprietà di Randolf Rodenstock, con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro. «Certo, siamo una piccola multinazionale se confrontata con le altre del settore, quindi dobbiamo per forza rinnovarci per essere competitivi ma ci difendiamo egualmente bene», dice Daniele Semeghini, amministratore delegato della filiale italiana, «siamo comunque leader in Germania, i numero uno come produttori di lenti, il nostro vero core business. La Zeiss viene dopo di noi». Gli investimenti effettuati dalla casa madre di Monaco sono nell’ordine del 5% del fatturato globale.
Oltre a lenti e montature Rodenstock, l’azienda ha altri brand: Cerruti, Reebok e Porsche design.
Nel 2001, dice Semeghini, «abbiamo ceduto rami d’azienda relativa alla strumentazione che rappresentava un business di circa 8 milioni di euro solo per l’Italia. è proprio per questo che solo apparentemente i bilanci per il mercato italiano non hanno mostrato crescita. Il più importante investimento è stato fatto invece nel settore delle lenti, che costituiscono il 70% del giro d’affari, con l’apertura di un grosso stabilimento a Francoforte».
Progetti futuri?
«Andare in Borsa», risponde Semeghini. «Con le nostre filiali copriamo un vasto territorio in nazioni come Germania, Francia, Inghilterra, Austria, oltre ad America e Giappone. L’Italia è in Europa la filiale più importante per il gruppo, dopo la Germania». In Italia Rodenstock ha fatturato nel 2001 circa 30 milioni di euro, con oltre 2 milioni di profitto.