Il Consiglio d'Amministrazione di IT Holding S.p.A. ha oggi approvato:
� l'acquisizione della Gianfranco Ferré S.p.A.
� l'emissione di un Eurobond per un ammontare di 200 milioni di Euro
� il progetto di bilancio dell'esercizio 2001, che ha visto i ricavi consolidati crescere del 21,7% a 526,6 milioni di Euro e l'EBITDA aumentare del 12,4% a 49,1 milioni di Euro.
L'acquisizione della Maison Ferré rappresenta la tappa più significativa della strategia di crescita di IT Holding, condotta nel triennio 1999-2001 attraverso l'aggregazione di marchi e aziende quali Malo, Extè, Romeo Gigli, Gentryportofino, Allison, ITF, con gli obiettivi di incrementare la componente di ricavi derivante dai marchi propri e diversificare l'offerta all'interno del settore dei beni di lusso.
L'integrazione in IT Holding garantisce alla maison Ferré la struttura produttiva e commerciale necessaria per sostenerne lo sviluppo, sia nel core-business, sia in nuovi segmenti di mercato.
“Questa operazione giunge in un momento in cui il gruppo – ha commentato Tonino Perna, Presidente di IT Holding – ha maturato tutte le condizioni, sia di natura finanziaria che industriale, che consentono di integrare la Gianfranco Ferré S.p.A., ponendo le basi per la creazione di valore per gli azionisti”.
Per quanto concerne l'integrazione del marchio Ferré, le principali direttrici di sviluppo saranno due: quella dell'ampliamento della gamma di prodotti, valorizzando le capacità produttive e il know-how presente all'interno del gruppo IT Holding; e quella delle strategie distributive, attraverso un controllo più incisivo e una maggior selettività sia della presenza nelle boutique multimarca, sia del posizionamento dei negozi diretti.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, l'acquisizione della Gianfranco Ferré S.p.A. da parte di IT Holding è avvenuta ad un prezzo di 161,7 milioni di Euro. La transazione sarà perfezionata entro il 30 giugno 2002 e avrà effetto sul bilancio consolidato di IT Holding a partire dal 1 gennaio 2002, generando oneri annui di ammortamento del marchio Ferré di 8,2 milioni di Euro.
La valutazione è stata individuata da un perito indipendente, nominato dal Tribunale, e si colloca all'interno del range individuato dalla fairness opinion rilasciata da Abaxbank S.p.A.
La Gianfranco Ferré S.p.A. ha chiuso il 2001 con un fatturato pari a 50,9 milioni di Euro (+6,0% rispetto al 2000). Le vendite nette hanno rappresentato il 60,2% del fatturato totale; la parte restante, pari a 20,2 milioni di Euro, è derivata dalle royalty sulle licenze d'uso di marchi propri, corrispondente a ricavi a livello wholesale di circa 200 milioni di Euro.
Il piano industriale del nuovo Gruppo sarà presentato nel corso delle prossime settimane, ma è possibile anticipare che il piano di sviluppo della Ferré, tenuto conto dei maggiori benefici in termini di margine operativo lordo per le strutture del Gruppo ITH che producono o produrranno in licenza con il marchio Ferré (es. Allison per gli occhiali, ITF per i profumi), consente di prevedere che l'acquisizione contribuirà positivamente al risultato del Gruppo a partire dal 2003.
Nella seduta odierna, Il C.d.A. di IT Holding S.p.A. ha inoltre deliberato l'emissione di un Eurobond di 200 milioni di Euro, con scadenza a 3 anni, che verrà negoziato presso la Borsa del Lussemburgo e lanciato nelle prossime settimane. L'emissione sarà curata da Efibanca S.p.A. ed Unicredit Banca Mobiliare S.p.A. (UBM).
L'operazione sul mercato del reddito fisso si inserisce nel più ampio progetto di riequilibrio della struttura finanziaria del gruppo, che prevede anche un aumento di capitale da deliberarsi ad opera del C.d.A. per un controvalore massimo di 110 milioni di Euro, comprensivi di sovrapprezzo riservato in opzione agli azionisti, in forza di delega che la prossima assemblea degli azionisti è chiamata a deliberare.
Per l'aumento di capitale, in merito al quale l'azionista di maggioranza PA Investments S.A. ha già manifestato l'intenzione di sottoscrivere la quota di pertinenza, la società si avvarrà di Efibanca S.p.A. e BPL Santander Central Hispano SIM S.p.A. in qualità di advisor finanziari.
Le stesse istituzioni saranno nominate Joint Global Coordinator di un consorzio di garanzia che darà esecuzione all'operazione.
Con queste operazioni il gruppo IT Holding coglie tre importanti obiettivi: rafforza la struttura patrimoniale, allunga la vita media del debito e diversifica le fonti di finanziamento.
Il C.d.A. di IT Holding ha infine esaminato i risultati dell'esercizio 2001, che si è chiuso con un fatturato consolidato pari a 526,6 milioni di Euro (+21,7% rispetto al dicembre 2000), in linea con quanto anticipato dal management durante l'anno.
A livello di distribuzione per area geografica, il gruppo ha mantenuto sostanzialmente invariata la ripartizione del fatturato rispetto al 2000: 40,0% in Italia, 36,8% nel resto d'Europa, 12,6% nel Nord America e 10,6% nel resto del mondo.
In termini di aree di business, è cresciuta l'incidenza del settore eyewear, passato dal 6,1% all'8%, con un fatturato pari a 45,1 milioni di Euro (+61,8% rispetto al 2000).
All'aumento del fatturato hanno contribuito in misura significativa anche le linee giovani a marchio Ferré.
Il costo del venduto in percentuale sul fatturato netto è stato pari al 42,7% dal 40,0% dell'anno precedente, per effetto del diverso mix di prodotti. Si è avuto invece un recupero di efficienza nei costi fissi.
Il margine operativo lordo consolidato (EBITDA) si è assestato a 49,1 milioni di Euro (+12,4% rispetto al dicembre 2000), pari a circa il 9,3% del fatturato consolidato. La variazione a due cifre dell'EBITDA è particolarmente significativa perché realizzata – per la prima volta dopo anni di acquisizioni – a perimetro costante, e in un anno non facile per il settore dei luxury goods.
In linea con il 2000, il risultato operativo consolidato (EBIT), pari a 22,1 milioni di Euro (rispetto a 21 milioni di Euro del 2000).
Sono cresciuti in valore assoluto gli ammortamenti (da 22,6 a 26,9 milioni di Euro nel 2001), essenzialmente a seguito degli investimenti di tipo commerciale (apertura e ampliamento di boutique Malo) e gli oneri finanziari da 13,0 milioni di Euro a 16,2 milioni di Euro, a causa dell'aumento del capitale circolante, indotto dalla significativa crescita di fatturato.
Inoltre, hanno inciso in modo rilevante gli oneri straordinari per 2,4 milioni di Euro, in conseguenza di costi di ristrutturazione. Di conseguenza, l'utile di esercizio è risultato pari a 1,0 milioni di Euro, rispetto ai 5,3 milioni del 2000.
“I risultati del 2001 – ha commentato il Presidente Tonino Perna – confermano la bontà della nostra strategia di crescita e la capacità di espandersi velocemente in nuovi segmenti di mercato. Di conseguenza, i costi dello sviluppo, in termini di costo del venduto ed oneri di ristrutturazione, hanno inciso sui margini”.
“Il ricorso al mercato, sia sotto forma di capitale di rischio sia come capitale di debito – ha detto Tonino Perna – ci permette di guardare con grande ottimismo ai prossimi esercizi: già dal 2002 gli investimenti realizzati negli ultimi anni daranno i primi, significativi risultati in termini di crescita dei ricavi, che per fine 2002 stimiamo intorno a 700 milioni di Euro”.
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