Sospesa per tutta la giornata a Piazza Affari, ieri la Finpart (holding nel settore del lusso) ha vissuto una giornata particolare. Il collegio sindacale della società, infatti, ha presentato un esposto denuncia alla Procura di Milano in relazione ad una presunta violazione delle legge che regola il trading su acquisto di azioni e warrant propri. L'operazione, avvenuta subito dopo la strage delle Torri Gemelle, quindi in pieno caos finanziario per le Borse internazionali, aveva fruttato «una modesta plusvalenza», dicono i sindaci, senza peraltro precisare le quantità di azioni interessate.
La materia sarà oggetto di esame da parte del cda nella riunione già convocata per l'approvazione del progetto di bilancio al 31.12.2001, per il prossimo 28 marzo, all'esito della quale verranno rese note eventuali valutazioni e considerazioni del consiglio al riguardo. Fin.part spa ricorda inoltre che il tema dell'acquisto di azioni proprie sarà sottoposto all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio al 31.12.2001.
Ad acquistare titoli della Firipart sono state dopo l'11 settembre due controllate. Frette e Pepper Industries, che poi hanno rivenduto i pacchetti acquistati entro la fine dell'anno 2001. Dalla Finpart fanno sapere che effettivamente c'è stata una modesta plusvalenza che non ha arrecato danno alcuno. Subito dopo l'attacco a New York, quando l'operazione è stata effettuata, i valori Finpart valevano poco più di un euro e quando sono stati rivenduti, presumibilmente fra gli inizi di novembre e i primi giorni di dicembre, le Finpart erano sopra l'1,12 euro.