Le aziende del lusso, ma anche del comparto dell'occhialeria, abbigliamento, accessori e quelle considerate brand driven, che hanno marchi importanti che sono essi stessi vera e propria fonte di business, dopo la grande paura di fine 2001 sono tornate sotto i riflettori di analisti, banche d'affari e operatori. Un'analisi molto approfondita di Caboto IntesaBci mette in luce gli elementi chiave del settore e individua le aziende che gli analisti del centro studi milanese non esitano a indicare come quelle con i migliori fondamentali: Hermes e Tod's. Insieme a Gucci sono i tre titoli più interessanti, secondo la Caboto, veri e propri valori difensivi, quelli che non tradiscono le aspettative neppure durante le fasi di tempesta, quando vendere oggetti di lusso risulta più difficile soprattutto perché subentra la paura.
In condizioni di mercato favorevoli, con una buona ripresa delle vendite grazie al consolidarsi del ciclo economico, Caboto vede buone opportunità di upside per Lvmh, Swatch, Richemont e Bulgari. La valutazione all'interno del comparto del lusso, dove Caboto analizza Bulgari, Tod's, Gucci, Hermes, Swatch, Lvmh, Richemont e Tod's, evidenzia che le quotazioni di Lvmh risultano buone osservando il p/e mentre Hermes e Gucci da questo punto di vista sono le più care. Gucci, Lvmh e Tod's presentano anche la miglior incidenza del margine operativo lordo sulle vendite mentre il titolo Richemont risulta quello valutato più correttamente.
Osservando l'Ebit margin l'azienda più stabile risulta essere Hermes, che tra il 2000 e il 2003 si muove intorno al 25% con minime variazioni decimali, nonostante le vendite dei prodotti in seta siano previste abbastanza basse; grande attesa per la performance del nuovo megastore aperto a Tokyo. L'unica società che nel disastrato 2001 è riuscita a incrementare l'incidenza dell'utile lordo sul proprio fatturato è Tod's, passata dal 15,9 al 16,4% secondo l'analisi di Caboto che prevede poi una crescita al 16,8% quest'anno per raggiungere il 18,1% nel 2003. Per l'azienda di Della Valle le stime del 2002 saranno sottoposte a tre verifiche importanti: l'andamento delle vendite nel primo trimestre, il livello delle ordinazioni sulle nuove collezioni e l'impatto della prevista apertura di 25 nuovi negozi, incluso il primo monomarca Fay.